about - Maschere e artigianato in cuoio

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Lavorare il cuoio significa prendersi cura di esso,

è un materiale vivo, che esige e merita rispetto.



Mi presento: sono Gaia Geri


Ho studiato al Politecnico di Milano come Designer di prodotto.

Dopo due anni in cui non riuscivo a fare lo stage, nè tantomeno la tesi, un amico mi ha coinvolto in un corso di costruzione di maschere in cuoio; conoscendo la mia passione per la manualità disse che mi sarebbe potuto piacere.

Lavorare il cuoio e vedere come via via prendeva vita la maschera è stata un'esperienza che mi ha cambiato la vita.

Alla cena conclusiva del corso, tenuto da
Andrea Cavarra, gli chiesi se potevo lavorare per lui e in breve tempo sono diventata la sua assistente nell'atelier dell'OCA, Officine Creative Ansaldo a Milano.

Durante lo stage ho imparato a realizzare maschere in cuoio professionali per il teatro, costruite secondo le tecniche originali in uso nel 1500. Acquisite a pieno le conoscenze di lavorazione, ho iniziato l'insegnamento ai nuovi allievi dell'atelier.

Per apprendere a fondo l'uso della maschera ho partecipato a stage di Commedia dell'Arte tenuti da  
Carlo Boso e da Marco Ripoldi.

Il lavoro di assistente si è trasformato in stage di design e la tesi che ho sostenuto sulle maschere è stata molto apprezzata, riuscendo a coniugare un lavoro tanto tradizionale e antico come quello del mascheraio, con le nuove tecnologie. Sono riuscita così a concludere i miei studi e a trovare la mia strada come mascheraia. Con gioia infinita ho buttato il computer fuori dalla finestra e ho regalato alle miei mani la gioia di creare veramente, fisicamente.

Concluso l'apprendistato, ho continuato a lavorare il cuoio, progettando i miei modelli di maschere, spaziando da quelle di Commedia dell'Arte, che ormai conoscevo bene, a maschere nuove. Facendo ricerca ed esperimenti sono nate le maschere greche e dell'Atellana, quelle per i clown e quelle decorative.

Sono allora fiorite le prime collaborazioni: la
Compagnia della Vecchia, per la quale ho progettato e realizzato maschere di Commedia su misura; progetto Donc, per cui ho creato le maschere ammezzate da clown; William Medini di Teatri Possibili, per cui ho realizzato i nasi da clown; il fotografo Lorenzo Berni con il quale ho sviluppato i progetti moda.

Dopo essere stata assistente di Carlo Boso al Festival di Avignone, ho partecipato al progetto di costruzione maschere all'Académie Internationale Des Arts du Spectacle a Versailles, per lo spettacolo "Les oiseaux" (Uccelli) di Aristofane. Qui ho incontrato
Stefano Perocco, per il quale lavoro, alcuni mesi all'anno, nel laboratorio di Montreuil, a Parigi.

Le sperimentazioni sul cuoio continuano e di pari passo cresce la consapevolezza che lavorare pellami significa prendersi cura di essi, conoscerne i tempi e rispettarli; essere consci che si sta lavorando un materiale vivo, che esige e merita rispetto.

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